Muovere i primi passi con La Sardina, un'intervista ad Antonio
12 5 Share TweetCiao Antonio, è un piacere averti qui con noi! Puoi raccontarci qualche cosa di te? Come ti sei imbattuto in Lomography e da quanto tempo sei iscritto alla sua Community?
Ciao, il piacere è tutto mio. Beh, ho 23 anni, abito a Santa Maria Capua Vetere, a 30 min da Napoli dove studio letteratura angloamericana all’università, una mia fissa. Sono malato di cinema, il che credo mi abbia avvicinato alla fotografia più della fotografia stessa. Direttori alla fotografia come Robby Müller, Robert Burks per la mia esperienza sono stati importanti al pari di fotografi come Saul Leiter, Stephen Shore o Daido Moriyama, tanto per citarne alcuni. In Lomography mi sono imbattuto grazie ad un amico geniale, Mario (per la Community goonies), campano come me, che ho conosciuto grazie ad un'altra malattia in comune che è la musica. Lui è un guru della lomografia, oltre ad essere una persona squisita. Ed è proprio a lui che chiesi consiglio sul come e dove cominciare. Con Mario, ahimè, ci si vede più allo Stadio San Paolo che per uscite fotografiche, ma va bene uguale. È da poco che sono iscritto, forse meno di un anno, però Lomography è entrata da subito a far parte della mia quotidianità.
Quale è stata la fotocamera con cui hai iniziato e perché?
La fotocamera con cui ho iniziato è stata La Sardina 8 Ball. Cercavo una macchinetta semplice, da primo approccio, essenziale, così me la sono regalata al mio scorso compleanno. Ne La Sardina ho trovato il modo per cominciare a divertirmi senza chiedere troppo alla mia scarsa esperienza da lomografo/fotografo. Sebbene sia stata una scelta umile, sia dal punto di vista economico che tecnico, è una macchina che mi ha subito sorpreso per una serie di potenzialità su cui a primo impatto non giureresti.
Consiglieresti questa fotocamera ad un principiante e perché?
Sì, la mia breve esperienza dice proprio questo, è una delle macchine giuste per approcciarsi alla lomografia. È molto semplice da usare, lo è stato perfino per un impacciato come me. È una macchina che si adatta benissimo a qualsiasi tipo di pellicola e soprattutto è divertente per cominciare a sperimentare le esposizioni multiple grazie alla funzione MX delle esposizioni multiple.
Puoi spiegare brevemente come utilizzare la fotocamera?
Questa fotocamera richiede pellicole da 35 mm. La sua funzione standard è la N, ovvero 1/100 di velocità d’otturatore ma possiede anche la B Mode per le lunghe esposizioni. Ha due scelte di fuoco, 1m (indicato da un simpatico ragnetto) oppure infinito. La particolarità è la funzione MX per le esposizioni multiple: basta premere l’otturatore senza mandare avanti la pellicola, muovere la levetta da N a MX, scattare un’altra foto e poi mandare avanti la pellicola con la rondellina di destra. Una volta terminate le pose basta riavvolgere la pellicola con la rondella di sinistra nel verso indicato. Scattare è davvero facile, credo si adatti bene alla filosofia Don’t Think, Just Shoot.
Quali sono le “features” di questa macchina?
La caratteristica unica di questa fotocamera, oltre alla funzione MX, è la lente Wide Angle che ti da un ampio raggio d’azione, ma che sorprende ancora di più nel fuoco a 1 metro: genera delle immagini pulite e molto dinamiche, sportive, grazie anche alla vignettatura che crea effetti molto interessanti anche puntando verso il sole. È ovvio che in base alle sue caratteristiche tecniche, rende di più in condizioni di luce ottimale, specialmente all’aperto quindi. E poi è bellissima esteticamente, tutte le versioni lo sono.
Per i più esperti che cosa consigli?
Agli esperti consiglio di non sottovalutare La Sardina. È sì una macchina da primo approccio, ma è anche una macchina che una volta presa non la molli più, perché ti apre a molte soluzioni e sperimentazioni e perché è una macchina affidabile. Nell’ultimo anno mi ci sono divertito tantissimo ma credo che nei prossimi mi divertirò ancora di più, sperimentando col flash Fritz the Blitz e aprendomi a nuove pellicole. Ero preoccupato del fatto che col tempo comprando nuove macchine magari l’avrei un po’ accantonata, invece non è stato vero, anzi. Ma questo è normale, come scrisse Tom Petty La maggior parte delle cose di cui mi preoccupo poi non accadono, comunque.
È una fotocamera che porteresti sempre con te?
Certo. È una fotocamera che porto sempre con me. Credo sia stato questo il suo destino fin da subito. Il giorno dopo averla acquistata ci uscii in strada per fotografare le strade innevate, cosa rara dalle mie parti e dopo pochi giorni la portai con me a Varsavia in un viaggio in solitaria, dove mi ha tenuto davvero compagnia. Alla fine va nella tasca interna del mio giubbotto di jeans, quindi è giusto che la porti con me. Una delle prime cose che ho imparato a fare è non uscire mai senza fotocamera. Tutte le volte in cui me ne sono dimenticato mi sono trovato sull’orlo del pianto per le occasioni mancate.
Quali sono i tuoi soggetti preferiti?
Questa è una bella domandona. Forse non lo so ancora bene. Credo sia fortemente attratto dalle persone, da come occupano lo spazio, da quello che fanno e da come lo fanno. Per questo il mio soggetto è spesso anche lo spazio stesso: nella fotografia come nel cinema, mi capita spesso di voler abitare o occupare uno spazio, non solo fisico ma anche emotivo, che sto osservando. Questo significa non solo che la fotografia è buona, ma che lo è a tal punto da invogliarmi a “entrarci dentro”. Forse in questa fase ricerco questo nella fotografia. Ma non mi precludo mai nulla. Inseguo molto la luce, che volendo usare un linguaggio da detective story, è movente, modus operandi e, perché no, anche alibi.
In tre parole che cosa è per te La Sardina?
La Sardina è Primoamore, Compagnia, Sperimentazione.
Qual’ è il tuo scatto preferito nella tua Lomohome e perché?
Aeh, dalle mie parti si dice “ogni scarrafone è bello a mamma soja”. Ad ogni modo, ci provo, forse questa:
È una madre che aiuta il suo bambino in acqua. La luce che li confina rende il resto della foto praticamente nullo. Mi piace perché l’avevo pensata esattamente così quando l’ho scattata e poi perché il soggetto mi prende molto da un punto di vista emotivo-personale.
Sei in contatto con altri lomografi? Credi che grazie alla Community tu abbia avuto modo di entrare in contatto con chi come te ha le tue stesse passioni?
Certo che lo sono, è uno dei motivi principali per cui uso Lomography. Oltre a goonies di cui sopra, ultimamente ho fatto diverse amicizie, con aronne ad esempio ho un paio di swap in cantiere, ho anche conosciuto nuovi fotografi italiani grandiosi come superlighter, sirio174, per citarne alcuni. Lomography è perfetto per entrare in contatto con altri lomografi, confrontarsi, chiacchierare, sperimentare, bestemmiarsi, perfetto per chi pensa che migliorarsi e divertirsi vadano di pari passo.
Ringraziamo antoniodivilio per questi utilissimi consigli e vi ricordiamo di visitare la LomoHome di questo giovanissimo lomografo!
escrito por chiaracarlucci el 2018-11-09
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