Quando non c'era il selfie stick: alla scoperta di Zahre

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La nostra community è per noi una costante fonte d'ispirazione e siamo davvero orgogliosi dei nostri utenti e dei loro scatti. Ci piace osservare il percorso fotografico di tanti appassionati e incontrare diverse visioni del mondo. L'interpretazione di ciò che ci circonda è un processo soggettivo e la fotografia analogica è un mezzo fantastico per esprimerla.

@zahre è un lomografo della nostra community e ci ha colpito per i suoi splendidi scatti di strada e la sua creatività. Conosciamolo meglio.

Da quanto tempo fai parte della nostra Community di Lomography, cosa ti ha spinto ad iscriverti e da dove nasce la tua passione per la fotografia analogica?

Mi sono iscritto a Lomography meno di un anno fa grazie al mio amico Goonies che ha risvegliato il lato analogico che covava in me!

Su Lomography ho trovato materiale interessante, tecniche e creatività che mi nutrono più delle pizze di Carmnella e le frittatine di Di Matteo. Lomography italia ha una community ipercreativa che mi ha folgorato, stimolando i miei progetti fotografici: la progettualità è importante perché per migliorare ho bisogno di fotografare ed il progetto ti aiuta a creare, organizzare e pensare la fotografia, ti costringe ad affrontare i problemi dello scatto e risolverli alimenta la tua esperienza!

Come ho cominciato? Mio padre lavorava sui treni e sin da piccolissimo la mia famiglia ha sempre girato l' Italia per corrergli dietro. A volte cambiavamo anche più di una città all’ anno e le occasioni per fare una fotografia in posti nuovi non mancavano mai! All’ epoca non esistevano i selfie stick e se mio padre voleva entrare in una foto, chiedeva a me di scattarla...è cosi che mi ha incuriosito e a dieci anni, la befana del cral delle ferrovie mi regalò una Beirette VSN. Sono un autodidatta, dopo l'aiuto di mio padre, a 16 anni ho trovato in biblioteca un manuale di John Hedgecoe che mi ha fatto scoprire mille modi per fare mille cose. A venti, ho seguito un corso di fotografia, sviluppo e stampa ed oggi, appena posso permettermelo, compro libri di fotografi e fanzine emergenti che osservo con attenzione. Sviluppo il bianco e nero da tempo e tra pochi giorni proverò a sviluppare pellicole a colori con il kit che mi hanno regalato.

Credits: @zahre

Abbiamo notato che ti piace sperimentare diversi modi di fotografare. Che tipo di fotografo sei, e cosa ti piace immortalare nei tuoi scatti?

Mi piace la fotografia documentaria perché mi riporta istintivamente a quello che ho sempre fotografato da bambino: l’ordinario quotidiano, le persone ed i colori sono le cose che mi intrigano. Cerco di condire le immagini con un po’ di ironia e curiosità. Il mio account instagram è dedicato a questo tipo di fotografia e le immagini sono arricchite da tag nascosti che trovi solo toccando la foto e che, insieme al geotag e la descrizione, travisano il senso dell’ immagine…in ogni foto c’è un easter egg! A cosa serve? A premiare e sorprendere i curiosi e stimolare un social network che perde creatività ogni secondo che passa! Qui nella community di Lomography il mio account sarà dedicato alla ricerca:

mi incuriosisce la pellicola in quanto supporto impressionabile e quindi la sperimentazione tra stratificazioni come esposizioni multiple, swap e variazioni sull’ esposizione saranno materia di studio. Non sono un abitudinario e cambio spesso formato, camera e supporto. Mi piace collaborare con gli amici che hanno la mia stessa passione: qualunque idea potrebbe essere quella giusta e qualunque momento potrebbe essere quello giusto, bisogna solo provare!
Credits: @zahre

Puoi parlarci delle tue doppie esposizioni con pattern, da dove nasce l'idea?

L' idea viene semplicemente da un lavoro ad uncinetto di mia madre. Aveva appena finito un semplice centrino e lo aveva appoggiato sopra una rivista. Mi sono fermato un attimo ed ho visto la doppia esposizione: il tema dei fori nel cerchio del ricamo bianco e il viso di donna sulla copertina del settimanale che sbucava da sotto. Ho cercato di replicarlo stampando su fogli di carta A4 dei pattern di varie forme geometriche in bianco e nero. Le parti nere vengono impressionate meno sulla pellicola, mentre le parti bianche "bruciano" l'emulsione impressionabile, in questo modo se scatto due immagini diverse sullo stesso fotogramma, dove ci sono parti scure ho maggiore possibilità di " vedere" una seconda immagine. Ho passato l'estate andando in giro a fare doppie esposizioni con una bellissima Pentax Zoom 90, regalo del mio amico idraulico, ed una cartellina con le fotocopie dei pattern. Quando vedevo una cosa interessante tiravo fuori il foglio e scattavo una foto al pattern e poi una al soggetto ( cercando di ricordare la posizione del pattern per centrare la composizione!). Credo di essermi divertito di più a vedere la gente che cercava di capire cosa io stessi facendo!

Credits: @zahre

Abbiamo visto inoltre che scatti con diverse macchine. Puoi raccontarci le peculiarità che trovi in ognuna di loro?

Dopo la Minolta SRT100 e la Beirette, la mia base è stata per anni la Nikon FM2, una macchina precisa e tosta come un carro armato, adatta ad ogni terreno ma che ho sempre considerato molto formale…oggi sarebbe interessante sdrammatizzarla con una lente Petzval. Mi intriga la Lomo LC-A: forma compatta, ottica 35mm luminosa e versatile, messa a fuoco a zona ed una lente contrastata dal carattere unico, tutto in poco spazio e poco peso perfetta per momenti frivoli e divertenti ma che sa essere veloce e discreta quanto basta a documentare un istante in buone condizioni di esposizione. La focale fissa e l’ esposizione automatica di questa macchina sono le caratteristiche che stimolano la creatività necessaria ad aggirarne i limiti. Mentre ne cercavo una ne ho trovate due: una Cosina CX1, che è la madre della LC-A ma con una lente più neutra che tengo sempre in tasca per documentare la giornata, ed una Minolta AF-C, sorella della LC-A con stessa lente 35mm f2,8 ma con autofocus velocissimo che uso per annotare i miei monotoni viaggi in tangenziale.

Credits: @zahre

A breve riprenderò la Holga 120 CFN per un progetto su formato 120 che riguarda la provincia napoletana, il formato 6x6 è ottimo per il ritratto e l’obiettivo della Holga aggiunge quel carattere tutto suo all’immagine! Amo i colori saturi delle pellicole istantanee Instax Wide e Mini che sto usando per un reportage di moda. Intanto insieme a Goonies abbiamo avviato un progetto divertente: una playlist di 12 brani musicali abbinati a 12 macchine fotografiche monouso Lomography Simple Use Film Cameras Color Negative 400. Ascolti la canzone che accompagna la macchinetta che ti abbiamo inviato e scatti 4 fotografie che rappresentano le sensazioni che ti trasmette il brano musicale. Ci siamo sempre domandati quale sia il punto di vista dei nostri amici riguardo la stessa canzone e questa è l’occasione per vedere l’ opinione che ha ognuno di noi. #IN_DISPOSABLECAMERA è supportato da Lomography Italia che ci ha fornito le macchine che ora sono in giro per tutta Italia nelle mani di tutti i nostri amici della community e ne avrete notizie appena cominceranno a tornare a casa!

Hai una fotografia nella tua LomoHome che consideri la tua preferita, perché proprio quella?

La doppia esposizione con la madonnina è la mia preferita perché i punti bianchi sono esattamente dove speravo che fossero: sugli occhi e sul naso. Doveva essere solo un rullino di prova, era la prima volta che accendevo la Pentax Zoom 90 e non vedevo l’ora di cominciare! E’ un segno divino, una benedizione, una visione…non lo so, ma ci voglio credere! (risata).

Complimenti a @zahre per i suoi lavori e un grande in bocca al lupo per i suoi interessanti progetti, passate a visitarlo nella sua LomoHome e sul suo profilo Instagram. Chi di voi partecipa al progetto #IN_DISPOSABLECAMERA insieme a loro? Scrivi qui nei commenti!

escrito por pippilangstrumpf el 2019-06-21 #cultura #gente

3 Comentarios

  1. zahre
    zahre ·

    @ilcontrariodime GRAZIE!!! apprezzo tantissimo i tuoi complimenti. Le #IN_DISPOSABLECAMERA sono state spedite a caso e sorteggiate dalla gentile manina di @goonies che come ben dici, mette il ditino dappertutto!!! hahaha! non abbiamo nessuna pretesa riguardo al risultato ma tanta curiosità di sapere cosa pensi e come il tuo stile fotografico possa caratterizzare le immagini! grazie per aver partecipato.... io non vedo l'ora di sviluppare!!!!!!!!!!!!!!

  2. goonies
    goonies ·

    @ilcontrariodime goonies is everywhere :D
    @zahre la tua intervista mi ha toccato dentro, sono commosso come Barba D'urso quando ha scoperto che Mark Caltagirone non esisteva

  3. zahre
    zahre ·

    @goonies Mark Caltagirone non esiste?!?!?!?!?! nooooooooooo! oh mio DDjjo!

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